{"type":"list","count":15,"pages":1,"rows":[{"id":"1581","title":"GIN","immagine":"https:\/\/cdn.haitex.it\/IT00194710604\/editoriale\/1581_istockphoto-1156751459-612x612.jpg.webp","description":"
Gin\u00a0<\/strong><\/p> \u00e8 difficile immaginare quale lunga strada abbia percorso nei tempi questo nobile distillato britannico. <\/span><\/p> Un intero capitolo della storia inglese \u00e8 contrassegnato dal\u202f<\/span>Gin<\/strong>.\u202f<\/span>Guglielmo d\u2019Orange<\/strong>, dopo che fu incoronato re d\u2019Inghilterra, port\u00f2 con s\u00e9 dalla sua antica patria, l\u2019Olanda, il\u202f<\/span>Genever<\/strong>. Nello stesso tempo grav\u00f2 di pesanti tasse tutti gli alcolici di provenienza continentale, soprattutto quelli francesi. Per contro permise ai suoi sudditi di distillare, esentasse, la limpida acquavite di ginepro. E questa fu l\u2019origine di tutti i mali.\u00a0<\/span><\/p> Fiumi di\u202f<\/span>Gin<\/strong>\u202fnome anglicizzato del\u202f<\/span>Genever<\/em> di pessime qualit\u00e0 sommersero l\u2019Inghilterra, diffondendosi nei quartieri pi\u00f9 miseri delle grandi citt\u00e0. Quando il generale abbandono all\u2019alcol assunse proporzioni minacciose e la qualit\u00e0 del\u202f<\/span>Gin\u202f<\/strong>divenne ancor pi\u00f9 infima, il Parlamento britannico si vide costretto a ricorrere a drastici rimedi, promulgando nel 1743 il\u202f<\/span>Gin Act<\/strong>\u202f(<\/span>Legge sul Gin<\/em>) che prescriveva severi controlli sulla qualit\u00e0 del distillato.\u00a0<\/span><\/p> Il\u202f<\/span>Gin<\/strong>\u202foggi \u00e8 una bevanda nobile, che deve il suo impareggiabile bouquet al malto di cerali e di segala in armonia con i distillati di ginepro: l\u2019aggiunta di spezie e altri ingredienti aromatici lo rende ancora pi\u00f9 gradevole e caratteristico.\u00a0<\/span><\/p> Il\u202f<\/span>Gin<\/strong>\u202fha normalmente un contenuto alcolico del 38% che sale a 40-45% nel\u202f<\/span>London Dry Gin<\/strong>, il terzo tipo il\u202f<\/span>Playmouth Gin<\/strong>\u202fo\u202f<\/span>Old Tom Gin<\/strong>\u202f\u00e8 dolcificato con piccole quantit\u00e0 di sciroppi di zucchero.\u00a0<\/span><\/p> Il Gin \u00e8 inoltre l'ingrediente principale di alcuni di celeberimi cocktail come il\u202f<\/span>Gin Tonic<\/strong>\u202fo il\u202f<\/span>Gin Lemon.<\/strong>\u00a0<\/span><\/p> Sfoglia la vetrina online di\u202f<\/span>Mangiebevibene<\/strong> la nostra selezione di Gin \u00e8 davvero ampia. 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E in teoria non è definizione del tutto errata. <\/p> Gli esperti, tuttavia, fanno distinzione fra grappa di vino rosso<\/strong> e grappa di vino bianco<\/strong>. La prima si ottiene dalle vinacce rosse fermentate, la seconda sempre per distillazione previa, però, fermentazione delle vinacce di uva bianca che hanno fermentato con il mosto. La capitale delle distillerie di grappa è Bassano del Grappa<\/strong>, piccola cittadina sul Brenta, ai piedi del Monte Grappa<\/strong>. <\/p> Le Grappe<\/strong><\/a> vengono classificate in base alle lavorazioni che seguono la fase di distillazione. Si distinguono in:<\/p> La grappe <\/strong>possono inoltre essere di monovitigno o plurivitigno.<\/p> Le tecniche di distillazione delle vinacce erano già note nella Mesopotamia dell'VIII secolo a.C.. La leggenda vuole che sia stato un legionario romane ad introdurle in Friuli nel I secolo a.C. Ma notizie fonti storiche più accreditate fanno risalire l’origine della produzione della Grappa al VI quando una tribù germanica, per breve tempo stanziatasi nel Friuli, applicò alle vinacce i metodi di distillazione del sidro di mele. Per certo sappiamo invece che fu la fondazione della Distilleria Nardini<\/strong><\/a> nel 1779 a segnare l’inizio della storia moderna della Grappa<\/strong>.<\/p> Per degustare le grappe si usano i bicchieri tulipe<\/strong><\/a>, ma per quelle invecchiate si preferiscono i bicchieri tipo balloon<\/strong><\/a> che permettono di apprezzarne meglio le qualità organolettiche. Le Grappe<\/strong><\/a> più giovani vanno servite ad una temperatura non inferiore agli 8°<\/strong>, mentre quelle più invecchiate anche a 18°<\/strong>. Il ghiaccio nella grappa si usa solo per mascherare un prodotto mediocre così come le basse temperature.<\/p> <\/p> Ti abbiamo raccontato quel sapevamo, ora puoi scegliere la tua Grappa<\/strong> nella nostra vetrina online. Ne abbiamo per tutti gusti dai più semplici ai più raffinati. Le grappe dei maggiori brand commerciali e quelli più ricercati dagli intenditori.<\/p> Dai noi trovi le grappe delle distillerie Bonollo<\/a><\/strong>, Luigi Francoli<\/strong><\/a>, Marzadro<\/strong><\/a>, Poli<\/strong><\/a>, Castagner<\/strong><\/a>, Nardini<\/strong><\/a>, Berta<\/strong><\/a>, Andrea Da Ponte<\/strong><\/a>, Bonaventura Maschio<\/strong><\/a>, Culto<\/strong><\/a>, La Valdotaine<\/strong><\/a>, Romano Levi<\/strong><\/a>, Nonino<\/strong><\/a>, Astoria<\/strong><\/a> e Bertagnolli<\/strong><\/a>.<\/p> Infine non dimenticate la nostra selezione di Grappa Barricate<\/strong><\/a>. <\/p> Mangia e Bevi Bene<\/strong><\/a> è il tuo negozio online di vini, liquori e bollicine e tanto altro. Nel nostro Store<\/strong> può acquistare in tutta sicurezza, scegliendo il metodo di pagamento che preferisci, e ricevere la merce quando e dove vuoi. Per maggiori informazioni riguardo le condizioni d'uso e vendita ti invitiamo a far riferimento al nostro Regolamento<\/strong><\/a>. <\/p>","ts_last":"2024-05-31 15:25:05"},{"id":"394","title":"Champagne G.H. Mumm, le bollicine dei re","immagine":"https:\/\/cdn.haitex.it\/IT00194710604\/editoriale\/394_Mumm.jpg.webp","description":" Mumm<\/strong><\/a>, o più correttamente G.H. Mumm<\/strong> & Cie<\/strong>, è una delle case vinicoli più note al mondo per la produzione di Champagne<\/strong><\/a>. Essa ha a Reims<\/strong> nella regione Champagne-Ardenne. Il vigneto della Maison G.H.Mumm<\/strong> si estende su quasi 218 ettari, classificati al 98% nella scala storica dei cru. Da quasi due secoli, una storia basata sulla tradizione, sul savoir-faire e sull'eccellenza. Per una perfetta celebrazione, la nobile arte della produzione dello champagne è fatta di una miriade di gesti.<\/p> La storia della Maison G.H.Mumm<\/strong><\/a> e dei suoi vini risale a ben prima del 1827, data della sua creazione. Le radici della famiglia Mumm<\/strong>, la cui dinastia conta baroni e cavalieri, affondano nel VXII secolo. Nel 1761, si avvia un'attività di produzione e vendita di vini basata a Colonia sotto l'insegna P.A. Mumm<\/strong>, dal nome del titolare, Peter Arnold Mumm<\/strong>. La società possiede vasti vigneti nella valle del Reno, dove produce i propri vini. Nei primi anni del XIX secolo, i tre figli di Peter Arnold Mumm, Gottlieb, Jacobus e Philipp, intuiscono il grande potenziale commerciale del vino spumante <\/strong><\/a>prodotto nella regione francese della Champagne<\/strong>. Approfittando delle buone relazioni tra la Germania e la Francia, i fratelli Mumm prendono l'ardita decisione di aprire una filiale a Reims, nel 1827, con l'assistenza di un viticoltore locale, G. Heuser. Sin dall'inizio, la qualità è stata la parola d'ordine dei soci dell'epoca, e tale rimasta per i loro suoi successori.<\/p> Ma ha portare la casa alla notorietà il loro successore Georges Hermann Mumm<\/strong> nel 1876, il quale adottò il marchio attuale dell’azienda, il celebre Cordon Rouge<\/strong><\/em>, a ricordare la Legion d’Onore ricevuta dalla Stato Francese. La storia della G.H. Mumm<\/strong> continua tra varie vicissitudini tra cui ricordiamo la confisca da parte dello stato, avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale: i suoi proprietari infatti non avevano mai rinunciato alla loro cittadinanza tedesca.<\/p> La fama dello Champagne Mumm<\/strong><\/a> è legata soprattutto al fatto che sia stato scelto come fornitore ufficiale di diverse case reali europee. Fino al 2015, inoltre, Mumm<\/strong> è stato lo sponsor ufficiale della Formula 1. <\/p> Varie sono le tipologie di vini Champagne firmate G.H.Mumm<\/strong> e decorate con il celebre nastro rosso come il classico Cordon Rouge<\/strong><\/a>, Il Brut Rosé<\/strong><\/a>, il Demi-Sec<\/strong>, il Millésimé<\/strong><\/a> , il Blanc de Blancs <\/strong>e il Cuvée R. Lalou. <\/strong><\/p> Mangia e Bevi Bene<\/strong><\/a> è il tuo negozio online di vini, liquori e bollicine e tanto altro. Nel nostro Store<\/strong> può acquistare in tutta sicurezza, scegliendo il metodo di pagamento che preferisci, e ricevere la merce quando e dove vuoi. Per maggiori informazioni riguardo le condizioni d'uso e vendita ti invitiamo a far riferimento al nostro Regolamento<\/strong><\/a>. <\/p>","ts_last":"2024-05-31 15:25:05"},{"id":"373","title":"Spumanti, Prosecchi e Champagne","immagine":"https:\/\/cdn.haitex.it\/IT00194710604\/editoriale\/373_spumante.jpg.webp","description":" Si definisce spumante<\/strong><\/a> un vino contenente una quantità di anidride carbonica sufficiente a produrre la cosiddetta “spuma” dovuta al repentino sprigionarsi del gas in esso contenuto, a notevole pressione (dalle 3 alle 5 atmosfere). Non prendendo in considerazione gli spumanti a spuma artificiale<\/strong>, di modesto pregio, meglio definibili come vini gassati<\/strong>, il nostro interesse si punta sui vini spumanti<\/strong><\/a> a fermentazione naturale<\/strong>. Questi sono ottenuti per rifermentazione di un vino giovane, al quale sia stata aggiunta una ben calcolata quantità di zuccheri e di fermenti selezionati.<\/p> I sistemi di produzione dello vino spumante naturale<\/strong> sono fondamentalmente due. La méthode champanoise, <\/strong><\/em>(o metodo classico<\/strong><\/em>) che consiste nella rifermentazione del vino in bottiglia e la méthode Charmat<\/strong><\/em> mediante la quale la spumantizzazione avviene in autoclavi o tini chiusi (cuves closes<\/em>) di capacità variante tra i 20 ei 30 ettolitri. Il primo è il più classico, utilizzato anche per la spumantizzazione dello Champagne<\/strong>, e richiede una manualità più laboriosa e un tempo assai più lungo; il metodo Charmat<\/strong> riduce i tempi di fermentazione e offre, inoltre, il vantaggio di poter meglio controllare le fasi di spumantizzazione.<\/p> Svariati sono i tipi di spumante<\/strong> che si producono in Italia; il rapporto alla qualità di zuccheri in essi contenuta, cioè in ordine decrescente di dolcezza, possiamo stilare questo elenco:<\/p> Per gli Chapagne<\/strong><\/a>, si segue la stessa classificazione, per sapere di più sul celeberrimo vino spumante francese, leggete questo articolo<\/strong><\/a> che abbiamo redatto per voi. <\/p>
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Grappa, un tesoro tutto italiano<\/strong><\/h1>
Classificazioni delle Grappe<\/strong><\/h2>
Storia della Grappa<\/strong><\/h2>
Degustazione della Grappa<\/strong><\/h2>
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Champagne G.H. Mumm<\/strong><\/h1>
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Spumanti, Prosecchi e Champagne<\/strong><\/h1>